Gli Assiri
Verso il 1230 a.C, in Mesopotamia, nasce un nuovo popolo: gli Assiri. Erano un popolo di agricoltori e pastori, che provenivano da terre che confinavano con l’alta Mesopotamia; la loro regione era poco fertile ed era circondata da paesi ostili.
Gli Assiri, dovendosi difendere dai confinanti, diventarono un popolo di guerrieri, riuscirono a conquistare la Mesopotamia grazie a una formidabile ORGANIZZAZIONE MILITARE che si basava su armamenti potenti (archi, spade, elmi, scudi, lance) e carri da combattimento veloci.
Per mantenere questo sistema militare, i sovrani imponevano alla maggior parte del loro popolo di essere soldati per lunghi periodi. Ciò comportò la mancanza di uomini per la coltivazione dei campi e per la costruzione di opere pubbliche. Per risolvere questo problema, gli Assiri, ricorsero al sistema della DEPORTAZIONE; cioè prelevavano una grande quantità di uomini da popoli conquistati e li riducevano in SCHIAVITU.
Gli Assiri praticavano anche l’agricoltura, lavoravano metalli e costruivano grandi e belle città.
Le città erano governate da un unico re. Il più grande re assiro fu Assurbanipal che oltre ad essere un grande guerriero fu un re colto e saggio; portò la capitale del suo impero a Ninive e nella sua reggia costruì un’immensa biblioteca nella quale furono raccolte le tavolette scritte di tutti i testi dell’ epoca.
Tra le rovine del suo palazzo ne sono state rivenute, nel secolo scorso, a migliaia esse rappresentano per gli storici un patrimonio fondamentale.
Il sontuoso palazzo eretto da Assurbanipal a Ninive aveva ricche decorazioni alle pareti ottenute con la tecnica del bassorilievo, spesso dipinto con colori vivaci. Con questa tecnica erano state realizzate narrazioni semplici e comprensibili da tutti i sudditi.
I risultati erano molto raffinati in quanto l’uso degli scalpelli di ferro, consentiva di incidere con estrema finezza.
I BABILONESI
I Babilonesi nel 2000 a.C crearono un grande impero in Mesopotamia. La capitale, Babilonia era a sud sulle rive dell'Eufrate.
Uno dei più grandi sovrani babilonesi fu Hammurabi. Egli scrisse un "Codice" di 282 leggi che tutti dovevano rispettare, altrimenti era prevista una pena. Questa era chiamata"legge del taglione", cioè "occhio per occhio, dente per dente".
Per farle rispettare Hammurabi diceva che il "Codice" aveva origine divina ed era opera del Dio Marduck, il più potente Dio babilonese.
Queste leggi erano uguali per tutti,ma siccome per i babilonesi non tutti gli uomini erano uguali, anche le leggi venivano applicate in modo diverso a seconda di chi aveva commesso la colpa e di chi era la vittima.
Infatti la società era divisa in tre classi:
1. nobili
2. uomini liberi
3. schiavi
I nobili erano i più importanti, quindi per loro la legge del taglione si applicava solo se offendevano un altro nobile, altrimenti la pena era minore al torto commesso.
Gli uomini liberi erano trattati allo stesso modo tra loro, mentre erano superiori agli schiavi.
Infine gli schiavi erano all'ultimo posto,infatti potevano essere puniti addirittura con la morte.
Pisolo
I SUMERI
I Sumeri sono vissuti dal 4000 a.c. al 2340 a.C. e vivevano nella parte meridionale della Mesopotamia, l'attuale Iraq.
Costruirono le prime città indipendenti lungo il Tigri e l'Eufrate, erano circondate da spesse mura e controllavano vaste zone di campagna dove si trovavano i villaggi. Questo modello di città autonoma prende il nome di Città-Stato.
Gli edifici principali erano il tempio che sorgeva al centro della città, si chiamava Ziqqurat, era una grande torre a gradoni ed in cima c’era la casa del dio dove poteva entrare solo il re e il sacerdote e il palazzo del re.
Nel tempio i sacerdoti non svolgevano solo compiti religiosi, essi infatti
assegnavano ai contadini dei villaggi le terre da coltivare, custodivano nei magazzini del tempio i prodotti della terra, regolavano i commerci;
ridistribuivano il cibo al popolo in caso di carestie, organizzavano le scuole,
dirigevano la realizzazione di grandi opere per tutta la comunità come i canali e argini.
I Sumeri si dedicarono all’agricoltura, all’allevamento, all’artigianato e al commercio.
Per sapere la grande quantità di merci conservate nei magazzini i Sumeri inventarono la scrittura: i pittogrammi per annotare tipo e quantità di merci, ideogrammi per azioni ed idee e i fonogrammi che non rappresentavano più il significato delle parole ma il loro suono.
Si arrivò poi alla scrittura cuneiforme detta così per suoi tipici segni a forma di cunei.
Si arrivò poi alla scrittura cuneiforme detta così per suoi tipici segni a forma di cunei.
I Sumeri incidevano su una tavoletta di morbida argilla con una asticella dotata di punta. Chi imparava la scrittura, una tecnica molto difficile perché ci volevano anni di studio, era una persona importante ed era chiamato Scriba.
I Sumeri erano Politeisti cioè credevano in molti dei, i più importanti erano: Anu il dio del cielo, Enil il dio del vento e delle tempeste, Enki il dio dell’acqua e delle regioni sotterranee.
I Sumeri erano Politeisti cioè credevano in molti dei, i più importanti erano: Anu il dio del cielo, Enil il dio del vento e delle tempeste, Enki il dio dell’acqua e delle regioni sotterranee.
I Sumeri inventarono l’aratro, la ruota e furono i primi ad adottare il calendario lunare di dodici mesi ciascuno di trenta giorni.
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